Sed de litteris hactenus non enim vereor ne non te expleam
1. Vereor ne non. Ma riguardo alla lettera e basta! Infatti non temo di non accontentarti scrivendo.
2. Irrideant. Non temo che i filosofi deridano questo mio errore.
3. Ne exercitus conficeretur. Metello, appena si rese conto che i Numidi erano calmi, temendo che l'esercito fosse annientato dalla sete, mandò avanti verso il fiume il luogotenente Rutilio insieme alle coorti armate alla leggera.
4. Timeo ne. Non temo che la morigeratezza della mia condotta sia destinata a non avere rilevanza contro le dicerie mendaci.
5. Non vereor ne. Non temo che il tuo valore non corrisponda all'aspettativa di tutti.
6. Ne Romana plebs. Gli stessi cittadini temevano che la plebe Romana, presa dalla paura, una volta accolti in città i re, accettasse la pace anche con la schiavitù.
7. Ne sit miser. Colui che non confida nella durevolezza delle sue ricchezze è necessario che prima o poi tema essere infelice, dopo averle perdute.
8. Periculum est ut. C'è il pericolo che egli ti soffochi con le parole.
9. Laudetur. Temo che l'onestà non sia lodata, ma che muoia di freddo.
10. Pauper evadat. Colui che, temendo di diventare povero, rinuncia alla libertà, più importante dell'oro, si trascina un padrone ingiusto e sarà schiavo in eterno.
11. Fulget. Temo che un coraggio ignaro di una vergognosa sconfitta non risplenda di onori incontaminati.
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