Sollemne est mihi domine omnia de quibus dubito ad te
1. Per me è consueto, mio signore, raccontare a te tutte le cose riguardo alle quali sono esitante: chi infatti potrebbe governare in maniera migliore la mia esitazione o insegnare in maniera migliore alla mia inesperienza?
2. Avresti potuto essere un buon indovino.
8. Ho creduto di poter sopportare più facilmente la tua mancanza.
11. Vi sarebbe stato lecito trascorrere la vita in esilio con grandissimo disonore; avreste potuto attendere a Roma, dopo aver perso gli averi, gli aiuti altrui: poiché quelle cose sembravano vergognose e indegne di essere sopportate da uomini eroici, avete scelto queste (altre).
12. Taccio quelle cose che non dovrebbero essere taciute.
13. Chi avrebbe mai creduto che L. Filippo potesse essere sconfitto da M. Erennio.
14. Per poco, oh soldati – disse il re – non vi sono stato portato via a causa del crimine di pochi uomini.
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