Tempus erat quo prima quies mortalibus aegris incipit et dono divum gratissima serpit

Era il tempo in cui per gli affannati mortali incomincia il primo sonno, e si diffonde, estremamente gradito, per dono degli dèi.

Ecco che, nei sogni, mi sembrò che Ettore, tristissimo, si presentasse davanti ai miei occhi, e che versasse lacrime abbondanti, come un tempo, trascinato dalla biga e nero di polvere insanguinata, e con i piedi gonfi, trapassati da cinghie (lett. : "trapassato per i piedi gonfi per mezzo di cinghie").

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