Tu quod me incognitum temptavisti non miror

1. Poiché tu non conoscendomi mi mettesti alla prova, non mi meraviglio e ti perdono.
2. E' stupefacente che C. Petronio, proconsole di Bitinia e poi console, alla fine sia stato ammesso come arbitro di eleganza fra i pochi appartenenti alla cerchia di Nerone.


4. Venimmo a sapere che per Cn. Ottavio fosse un vanto l'aver costruito una casa famosissima e piena d'eleganza.


5. Ho letto la tua lettera in cui mi scrivi che ti è gradito il fatto che, pieno di conoscenza e di sapienza, vedi facilmente la mia benevolenza verso te.
10. Durante il mio ozio letterario sono stato doppiamente dilettato dalle tue lettere, perché io ho riso, e perché ho capito che tu ormai puoi ridere.


11. Ometterò che Verre rubò i vasi.
13. Mi rammaricavo di aver perso un compagno di fatica.

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