Differenza tra proposizione soggettiva e proposizione oggettiva (in greco)
Le proposizioni infinitive si suddividono in due categorie: soggettive ed oggettive.
Le soggettive assumono questo nome poiché fungono da soggetto rispetto alla frase principale. Le oggettive, invece, vengono così denominate poiché svolgono il ruolo di complemento oggetto rispetto alla frase principale.
Tanto le soggettive quanto le oggettive sono costruite in due modi differenti:
Si usa l'infinito semplice quando il soggetto dell'infinitiva è lo stesso della reggente. In questo caso, l'eventuale nome del predicato o complemento predicativo del soggetto deve essere nel nominativo.
Si utilizza l'accusativo seguito dall'infinito quando il soggetto dell'infinitiva è diverso da quello della reggente. In questa situazione, sia il soggetto che l'eventuale nome del predicato o complemento predicativo del soggetto devono essere declinati all'accusativo.
Le proposizioni soggettive e oggettive possono presentarsi in due modalità: enunciative o volitive.
Le proposizioni soggettive enunciative sono regolate da:
Verbi e locuzioni impersonali come "bisogna" (δεῖ), "è chiaro" (δῆλόν ἐστι), "sembra" (δοκεῖ), ecc. Verbi dicendi, sentiendi e putandi nella forma passiva, ad esempio "si dice" (λέγεται), "si ritiene" (νομίζεται), ecc. Verbi impersonali che esprimono eventi come "avviene" (γίγνεται).
Le proposizioni oggettive enunciative sono regolate da:
Verbi di dire e sentire nella forma attiva, come "dico" (λέγω), "ritengo" (νομίζω), "dico" (φημί), ecc. Verbi che esprimono emozioni come "godo" (χαίρω), "mi meraviglio" (θαυμάζω), ecc. Verbi di volontà come "voglio" (θέλω), "persuado" (πείθω), ecc.
Le proposizioni soggettive volitive sono regolate da:
Verbi e locuzioni impersonali come "bisogna" (δεῖ), "conviene" (προσήκει), ecc. Verbi di dire nella forma passiva, come "si dice" (λέγεται), ecc. Il verbo "sembra opportuno" (δοκεῖ), usato in forma impersonale.
Le proposizioni oggettive volitive sono regolate da:
Verbi di volontà come "voglio" (θέλω), "cerco" (ζητέω), ecc. Verbi di dire nella forma passiva, come "si dice" (λέγεται), ecc. Verbi di incitamento e comando, impedimento e rifiuto.