Il complemento di vantaggio (Grammatica greca)
In greco antico, il complemento di vantaggio (o "dativo di vantaggio") indica il beneficiario di un'azione o di uno stato. Si traduce in italiano con "a favore di", "per il bene di", "nell'interesse di".
Il complemento di vantaggio si forma usando il dativo del sostantivo o pronome che indica il beneficiario.
Esempi:
Ἀγαμέμνων ἐστρατήγησεν Ἀχαιοῖς. Agamennone guidò gli Achei.
Τῷ πατρὶ δῶρον ἔδωκα. Ho dato un regalo al padre.
ῇ πόλει νόμους ἔθεσαν. Stabilirono leggi per la città.
In alcuni casi, il complemento di vantaggio può essere introdotto dalle preposizioni ὑπέρ (per, a favore di) o πρός (a favore di, in favore di).
Esempi:
Ὑπὲρ τῆς πατρίδος ἐπολέμησαν. Combatterono per la patria.
Πρὸς τοὺς φίλους εἶπε. Ha parlato agli amici.
Verbi con il dativo di vantaggio
Alcuni verbi reggono il complemento di vantaggio di per sé, senza bisogno di preposizioni.
Tra questi verbi ricordiamo:
ὠφελεῖν (giovare) βλάπτειν (nuocere) χαρίζεσθαι (fare un favore) βοηθεῖν (aiutare) πείθειν (persuadere)
Esempi:
Οἱ θεοὶ ὠφελοῦσιν ἀνθρώποις. Gli dei giovano agli uomini.
Η ἀργία βλάπτει τῷ σώματι. L'ozio nuoce al corpo.
Ο διδάσκαλος ἐχαρίσατο τῷ μαθητῇ βιβλίον. Il maestro ha regalato un libro allo studente.