Proposizioni relative improprie (Greco)
Per riconoscere una proposizione relativa impropria, è importante fare attenzione ai seguenti aspetti: La proposizione non è necessaria per identificare il referente del pronome relativo. La proposizione fornisce informazioni aggiuntive o accessorie sul referente. La proposizione ha lo stesso modo e tempo verbale della proposizione principale.
Le proposizioni relative improprie, dette anche circostanziali, si distinguono dalle relative proprie perché non sono necessarie per identificare il referente del pronome relativo. Esse forniscono informazioni aggiuntive o accessorie sul referente, arricchendo la conoscenza di quanto affermato nella proposizione principale.
Funzioni e valori:
Le relative improprie possono assumere diverse funzioni, tra cui:
Finale: esprimono lo scopo o la finalità dell'azione espressa nella principale. In questo caso, si usa l'indicativo futuro (spesso con il pronomeὅστις) o il congiuntivo.
Consecutivo: indicano la conseguenza dell'azione espressa nella principale. Si usa il pronome personale indicativo. Ipotetico: esprimono un'ipotesi o una condizione. Si usano i verbi del "vedere" (es. οἶδα, ἐπίσταμαι, βλέπω) indicativo.
Causale: indicano la causa dell'azione espressa nella principale. Si usa l'indicativo o il participio. Temporale: indicano il tempo in cui si svolge l'azione espressa nella principale. Si usa l'indicativo o il participio.
Esempi:
Finale: ἔδωκα τῷ ἀνδρὶ χρήματα, ὅστις ἐπὶ τὴν ἀγορὰν ἐπορεύετο
Ho dato del denaro all'uomo che stava andando al mercato.
Consecutivo: τοῦτο τοσοῦτον ἀπέχει ἀληθείας, ὡς οὐδὲ μικρὸν αὐτῷ μέρος ἐστιν ἀληθές
Ciò è così lontano dalla verità che non ne ha neanche una piccola parte di vera.
Ipotetico: εἰ τοῦτο ἐγένετο, οὐκ ἂν ἐσώθημεν (Se questo fosse accaduto, non ci saremmo salvati). Causale: διὰ τὴν τοῦ πολέμου ἀνάγκην οὐκ ἐδυνάμην ἀπελθεῖν (A causa della necessità della guerra non ho potuto partire). Temporale: ἐν ᾧ ἦλθον οἱ στρατιῶται, ἡ πόλις ἑάλω (Mentre i soldati arrivavano, la città fu catturata).
Modi e tempi verbali:
A differenza delle relative proprie, le relative improprie presentano gli stessi modi e tempi verbali della proposizione principale. L'unica eccezione si verifica con la funzione finale, dove si usa l'indicativo futuro.
Pronomi relativi:
Nelle relative improprie si usano i seguenti pronomi relativi:
ὅστις, ἥτις, ὅ τι (chi, che cosa) ὅς, ἥ, ὅ (che) οὗτος, αὕτη, τοῦτο (questo, questa, questo) ἐκεῖνος, ἐκείνη, ἐκεῖνο (quello, quella, quello).
(by starinthesky)