Verba timendi in greco
Le proposizioni rette da verbi che esprimono timore e quindi paura, noti come "verba timendi", comprendono:
- costruzioni con verbi come φοβοῦμαι, ὀκνέω, δέδια, e δειμαίνω,
così come espressioni come "κίνδυνός ἐστι" (c'è pericolo) e "φόβος ἐστίν" (c'è timore).
Quando le sostantive sono negative, vengono introdotte da
- "μή" se si teme che avvenga qualcosa che non si desidera, o da
- "μή οὐ" se si teme che non avvenga qualcosa che si desidera.
Esempio Φοβοῦμαι μὴ οἱ πολέμιοι τῆς μάχης ἅπτωνται - Temo che i nemici attacchino la battaglia.
μὴ perchè la persona non desidera che accada che i nemici attacchino la battaglia
Il verbo, di regola, è al congiuntivo, ma talvolta può essere anche al futuro indicativo.
Inoltre, in contesti legati a tempi storici, il verbo può essere espresso all'ottativo obliquo.
In alcune situazioni, si utilizza l'indicativo per esprimere il timore che un fatto sia già avvenuto.
Se i verba timendi sono seguiti da un infinito, il significato può trasformarsi in "evitare", "esitare" o "non osare".
Esempio: φοβοῦνται λέγειν - Non osano parlare.