I nostri governanti dovrebbero pensare alla guerra contro l'Asia - Isocrate Panegirico 170 171 172

Θαυμαζω δε των δυναστευοντων εν ταις πολεσιν, ει προσηκειν αυτοις ηγουνται μεγα φρονειν, μηδεν πωποθ' υπερ τηλικουτων πραγματων μητ' ειπειν μητ' ενθυμηθηναι δυνηθεντες....

Io mi meraviglio che i capi delle nostre città ritengano che si addica loro andar superbi, mentre non hanno mai potuto né parlare né meditare su argomenti ditale importanza.

Infatti essi se si fossero meritati la presente reputazione, avrebbero dovuto, dopo aver messo da parte ogni altro interesse, far proposte e dare consigli circa la guerra contro i barbari. Forse avrebbero ottenuto qualche risultato; se anche avessero ceduto prima di attuare i loro propositi, avrebbero lasciato i loro discorsi come oracoli per il futuro.

Ora la gente che ha la maggiore reputazione si dà da fare per inezie, mentre ha lasciato a noi, che ci teniamo lontani dalla politica, il compito di decidere intorno ad affari così importanti. Tuttavia, quanto più d’animo meschino sono i nostri capi, con tanta più energia bisogna che gli altri considerino come possiamo liberarci dagli odi che al presente ci dividono.

Ora infatti concludiamo invano i trattati di pace, perché non poniamo fine alle guerre, ma le rimandiamo e aspettiamo le circostanze in cui potremo farci scambievolmente qualche male irrimediabile.

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