iSOCRATE panegirico 54 55 e 56

VERSIONE DI GRECO di Isocrate
TRADUZIONE dal libroOpera
PanegiricoParagrafi: 54 - 55 - 56

[54] γνοίη δ' ἄν τις καὶ τὸν τρόπον καὶ τὴν ῥώμην τὴν τῆς πόλεως ἐκ τῶν ἱκετειῶν, ἃς ἤδη τινὲς ἡμῖν ἐποιήσαντο....

TRADUZIONE

Si potrebbe apprendere il carattere e la forza della nostra città dalle implorazioni che alcuni ci rivolsero nel passato.

Orbene io tralascerò quelle o avvenute di recente o rivolteci su questioni poco rilevanti; ma in tempi molto più antichi della guerra di Troia - da lì in realtà è giusto che attingano prove efficaci coloro che discutono sulle tradizioni patrie -, vennero da noi i figli di Eracle e poco prima di loro Adrasto, figlio di Talao e re di Argo;

costui era uscito perdente dalla invasione contro Tebe e, non potendo da solo cogliere i corpi di quelli che erano caduti sotto la Cadmea, domandò alla nostra città di prestargli aiuto nelle sciagure comuni e di non autorizzare che i caduti nelle guerre rimanessero insepolti e che l'antica abitudine e la legge degli antenati fossero trasgredite;

i figli di Eracle, cercando di sottrarsi all'odio di Euristeo e disprezzando le altre città come incapaci di prestare soccorso alle loro sventure, ritennero che la nostra città fosse essa sola capace di sdebitarsi i piaceri che il loro padre aveva riportato a tutti gli uomini.

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