Le insegne tra i nemici
Per biduum steterunt parati ad pugnandum, si quis contra egrederetur; tertio subiere ad vallum castraque ...
Per due giorni stettero preparati per combattere, se qualcuno fosse uscito a propria volta; il terzo giorno cercarono di Penetrare nella trincea e nell'accampamento contemporaneamente da ogni parte.
Il console ordinò all'istante ai soldati di prendere le armi; poi trattenne per un poco gli armati sia per aumentare la cieca fiducia nel nemico sia per disporre le milizie dalle cui porte ciascuna irrompeva.
Ordinò a due legioni di uscire con le insegne principali. Ma i Galli resistettero stretti nello stesso passaggio a tal punto da chiudere la via. Si combattè a lungo nella strettoia. L'esercito schierato a battaglia non potè muoversi prima che il centurione Q. Vittorio ed il tribuno dei soldati C. Atinio gettarono le insegne contro i nemici.
Mentre attaccavano con tutte le loro forze, i soldati della seconda legione si lanciarono per primi dalla porta.(By Maria D.)