Cibi minimi erat atque vulgaris fere. Secundarium panem et pisciculos minutos ...
(Augusto, soggetto sottinteso) Era di modesto appetito e di gusti semplici (complementi di qualità;
lett. : "Egli era di pochissimo cibo e piuttosto ordinario"). Gradiva soprattutto pane raffermo, piccoli pesci, formaggio di mucca pressato a mano e fichi acerbi.
Sono parole di lui stesso, dalle lettere: Abbiamo mangiato pane e datteri sul carro. E ancora: Mentre dal palazzo ritornavo a casa con la lettiga, mangiai un'oncia di pane insieme a pochi acini di uva duracina.
E ancora: Neppure un giudeo osserva così rigorosamente il digiuno del sabato come l'ho rispettato io oggi, che alla fine, dopo l'ora prima della notte, ho mangiato due bocconi nelle terme.