Cicerone è in pericolo

Igitur, perterritis ac dubitantibus ceteris, C. Cornelius, eques Romanus, decrevit …

Quindi, mentre tutti gli altri erano molto spaventati ed esitavano, C. Cornelio, un cavaliere romano, decise di introdursi, in quella notte, di lì a poco, con degli uomini armati, nella casa di Cicerone, come se volesse far visita al patrono, e, presolo alla sprovvista, trafiggerlo all’improvviso in casa sua.

Curio, non appena comprese il rischio che incombeva sul console, in fretta, tramite Fulvia, fece sapere a Cicerone l’agguato che veniva organizzato.

Così quelli, trattenuti fuori dalla porta, avevano ordito il delitto invano. Nel mentre Manlio, in Etruria, sobillava la plebe, desiderosa di una rivoluzione.

Quando Cicerone venne a sapere quelle cose, subito riferì al senato. Quindi i senatori fecero in modo che lo Stato non avesse a ricevere alcun danno.

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