Una lettera di Cicerone - Versione Alias
Tullius Terentiae suae salutem dicit. Si tu et Tullia lux nostra …
Tullio saluta la sua Terenzia. Se tu e la piccola Tullia, luce nostra, state bene, io sto bene (lett. noi stiamo bene - trattasi di plurale maiestatis).
Io consegno spesso lettere per voi: passano tristi momenti, e in verità, quando o io vi scrivo, o io leggo le vostre lettere, le lacrime mi distruggono. Io sono (Noi siamo pl. maiestatis) stati a Brindisi, presso M. Lenio Flacco, un uomo eccezionale.
Sono (siamo partiti) da Brindisi e, attraverso la Macedonia, mi dirigo (ci dirigiamo) a Cizico. Voi, o mia soavissima Terenzia, se mi amate (ci amate), fate in modo di stare bene.