La felicità dell'uomo politico - Cicerone versione latino

La felicità dell'uomo politico
versione latino Cicerone libro Clari fontes

Similemne putas C. Laelii unum consulatum fuisse, et eum quidem cum repulsa (si, cum sapiens et bonus vir, qualis ille fuit, suffragiis...

Similmente considera che Claudio Lelio fu console una sola volta, e per giunta dopo un primo insuccesso (se, quando un uomo saggio e buono come egli fu, fu sorpassato ai voti, non il popolo piuttosto che lui sopportò l'insuccesso elettorale), ma tuttavia forse tu preferiresti, se ci fosse la possibilità, essere console una sola volta come Lelio o quattro come Cinna? Non dubito come tu risponderai; così vedo a chi mi potrei affidare. Non interrogherei chiunque in questo stesso modo: infatti un altro probabilmente risponderebbe che non solo preferirebbe quattro consolati ad uno solo, ma anche un solo giorno di Cinna a tutte le età di molti e famosi uomini.

Lelio, se avesse toccato qualcuno con un dito, avrebbe dato punizioni; al contrario Cinna ordinò che fosse tagliata la testa al suo collega console Gneo Ottavio, e a Publio Crasso e Lucio Cesare, uomini fra i più nobili, la cui virù era nota in pace e in guerra, a Marco Antonio, il più eloquente di tutti quelli che ho ascoltato, e a Gaio Cesare, nel quale mi sembra ci fosse un esempio di umanità, di spirito, di soavità e di dolcezza.

Chi è dunque beato, chi uccise queste persone? Contrariamente per me egli non solo mi sembra misero, ma anche quello che fece, anche così come si comportò, perché gli fossero lecite le cose che faceva.

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