A banchetto in campagna

Interdum a domina in villa epulae parabantur convivaeque illuc invitabantur... sic enim pudicitiam probamque famam protegebant.

TESTO LATINO COMPLETO

Di quando in quando nella fattoria veniva preparato un banchetto (epulae, epularum il nominativo è plurale per questo il verbo è al plurale) ed in questo luogo venivano ricevuti (invito) i convitati.

I tavoli venivano adornati con grazia straordinaria con delle belle rose dalle schiave, i piatti venivano colmati con attenzione con vari e prelibati cibi. La cena era molto piacevole perché dai convitati venivano narrate molte cose curiose e delle belle fanciulle cantavano innanzi ai convitati.

Il buon nome della magnanima matrona veniva rafforzata dalla gradita cena, per merito dell'eccellenza dei cibi.

Tuttavia le figlie non mangiavano con i convitati: in questo modo (sic) certamente proteggevano la (loro) virtù ed il (loro) buon nome.

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