Abitudini di Verre ispirate ai sovrani d'Oriente

Verres, cum autem ver esse coeperat – cuius initium iste non a Favonio neque ab aliquo astro notabat...

Quando però aveva cominciato ad essere primavera – l'inizio della quale costui non lo deduceva né dal Favonio, né da qualche vento del sud, bensì, quando egli aveva visto una rosa, allora riteneva che la primavera iniziava– si dava all'attività e ai viaggi; e in questi (viaggi) egli si dimostrava paziente e zelante al punto che nessuno lo vide mai mentre sedeva su un cavallo.

Infatti, come ebbero usanza i re della Bitinia, egli veniva trasportato con una lettiga ad otto trasportatori, sulla quale c'era un materasso trasparente, imbottito di rose. . Dopo un cammino siffatto, come arrivava in una qualche città, con la stessa lettiga veniva portato nella camera da letto.

Là venivano i magistrati siciliani, venivano i cavalieri romani, cosa che avete udito, giudici, da molti testimoni. Le ragioni erano conferite in segreto, poco dopo i vincitori portavano via apertamente i decreti che avevano ottenuto.

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