Alcune attività dei contadini

Codex 1 pagina 115 numero 4

Agricolae arvorum glebas aratris invertunt, agros serunt, frumentum in agris metunt, in villas vehiculis et equis vehunt, in areis tributo terunt  ... libenter in agris vitam degebant, cum animos placido otio oblectare desiderabant.

Testo latino completo

I contadini rigirano le zolle dei campi con gli aratri, seminano i campi, nei campi mietono il grano, e lo trasportano alle fattorie per mezzo di carretti e di cavalli, lo trebbiano nei cortili con la trebbia, e successivamente lo custodiscono nei granai, e da ciò ricavano il sostentamento per tutta quanta la famiglia.

Hanno anche cura dei frutteti: piantano i peri, i meli, i pruni, i ciliegi e raccolgono i frutti.

Quando l’uva comincia a maturare, fanno la vendemmia e colgono l’uva, quindi per mezzo di torchi schiacciano i grappoli e ottengono il vino. Anche gli uliveti forniscono sostentamento agli agricoltori italici.

Dagli uomini sono allevati, nelle fattorie, i cavalli, le vacche e le capre con gli agnelli. Gli antichi Romani lodavano la quiete dei campi e passavano con piacere la vita nei campi, quando volevano dilettare gli animi con una serena quiete.

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