Anco Marcio - Versione Codex

Post Tullum Hostilium, Ancus Marcius, vir iustus ex familia Numae Pompilii ...

Dopo Tullio Ostilio, a capo dei Romani c’è Anco Marcio, uomo probo, che proveniva dalla famiglia di Numa Pompilio.

costui, dal momento che è probo e pio, è considerato un secondo Numa; poiché teme gli dèi, egli sta sempre presso gli altari degli dei. Allora i Latini danneggiano Roma e dicono: Anco non riuscirà a guidare le truppe Romane, infatti non si allontana mai dagli altari. Né ai Latini manca il coraggio: le truppe dei Latini arrivano nel territorio Romano per combattere la guerra.

Anco, però, combatte a lungo, e, presto, la buona fortuna porta i Romani alla vittoria. Anco conquista i terreni dei Latini per mezzo di numerosissime battaglie, e porta le donne e gli uomini che sopravvivono, con i fanciulli e le fanciulle dentro le mura di Roma. Sul Celio ci sono Albani, sul Campidoglio i Sabini e sul Palatino i Romani.

Ai Latini, dunque, viene assegnato da Anco l’Aventino realizza inoltre Ostia, come colonia di Roma. Anco è utile a Roma per molti anni: ad Anco non mancò mai la gratitudine del popolo.

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