Dedalo e Icaro prigionieri a Creta
Daedalus, eximius architectus, vir praeclari ingenii, in insula...
Dedalo, insigne architetto, uomo di eccellente intelligenza, era in esilio sull'isola di Creta, e lì Minosse, signore del posto, forniva rifugio all'esule.
Dedalo, perciò, grato per il favore, realizza il Labirinto. In seguito l'architetto, siccome viola gli ordini, provoca l'ostilità del signore; pertanto egli, insieme al figlio Icaro, viene relegato e incarcerato dal tiranno nel Labirinto.
Dedalo aveva una forte nostalgia della patria e voleva ardentemente liberare il figlio, però le strade di terra e di mare erano bloccate dal tiranno attraverso spietati alleati. Il giovane prigioniero si doleva, allora Dedalo dice: Figlio mio caro, perché hai timore? Minosse possiede il controllo della terra e del mare, ma non del firmamento;
le strade dei cieli sono ancora percorribili: inventeremo quindi un nuovo marchingegno per la fuga e renderemo libera la nostra vita. Dunque, l'uomo sfortunato e scaltro sonda le strade del cielo per la fuga insieme al figlio.