Enea e Didone
Elissa Africam regit. Multae puellae cum Elissa laetam ...
Didone governa l’Africa. Molte fanciulle trascorrono con Didone una lieta vita. Gli abitanti lavorano assiduamente, coltivano la terra.
Vengono offerte corone di rose dalle donne alla regina; dagli abitanti vengono costruite porte magnifiche, vengono erette statue. Enea, dopo la vittoria dei Greci, abbandona Troia, giunge da Didone: narra alla regina la distruzione della patria.
Didone è impietosita dalla sorte di Enea: la regina ama Enea, ma lo straniero deve fondare una nuova patria. Prima dell’aurora Enea abbandona l’Africa: si dirige, insieme ai marinai, verso l’Italia, là fonda una nuova Troia.
Didone piange: invano invoca Enea, invano chiede la ragione della fuga. Infine decide di suicidarsi: dalle ancelle è serbato il ricordo della regina.