Gli Elvezi si arrendono
Codex pagina 149 numero 4
Helvetii, a Romanis profligati, omnium rerum inopia ... Reductos in numero hostium habuit.
Sconfitti dai Romani, spinti alla disperazione dalla mancanza di ogni cosa, disperati per le loro vicessitudini (= lett.
: per le loro cose), gli Elvezi inviano ambasciatori da Cesare per la resa. Questi, dopo averlo incontrato e dopo essersi prostrati ai suoi piedi, avendo parlato con tono supplichevole, piangendo chiesero la pace. Cesare, dopo averli guardati severamente, reclamò gli ostaggi, le armi, i servi fuggitivi e i disertori.
Mentre questi vengono cercati, circa duemila uomini di quel cantone, che è chiamato Verbigeno, incontrata un'opportunità di fuga, o piuttosto spaventati o indotti dalla speranza di salvezza, usciti di notte dall'accampamento, andarono verso il Reno e i confini dei Germani.
Ma Cesare, inseguitili, ordinò ai Germani di catturarli e di ricondurli a sé. E li annoverò sottratti nella lista dei nemici.