L'esercito di Dario schierato per la battaglia

A mane usque ad noctem agmina, sicut discripta erant, intraverunt vallum. Persarum erant centum milia, in quibus eques...

Dal mattino fino a notte le schiere di soldati, come erano stati ordinati, oltrepassarono la linea di fortificazione.

I Persiani erano centomila, nei quali raggiungevano trentamila cavalieri, i Medi contavano diecimila cavalieri e cinquantamila soldati pedestri. Fra i Barcani (genitivo partitivo) ci furono duemila cavalieri, armati di scudi a doppio taglio e di scudi leggeri, che assomigliavano specialmente a protezioni di cuoio; diecimila fanti seguivano la cavalleria con pari armatura.

Gli Armeni avevano inviato quarantamila fanti, con settemila cavalieri. Gli Ircani schieravano seimila abili cavalieri, come è usanza presso quelle popolazioni, oltre a mille cavalieri Tapuri. I Dervisci avevano armato quarantamila fanti; la maggior parte di loro avevano a disposizione lance con la punta di ferro, e certi avevano indurito il legno con il fuoco.

Dal mar Caspio era arrivato un esercito di ottomila fanti e duecento cavalieri. Insieme a loro c'erano altre popolazioni poco conosciute: avevano preparato duemila fanti ed un numero doppio di cavalieri. A queste milizie si erano aggiunti trentamila mercenari greci, giovani straordinari.

Versione tratta da Curzio Rufo

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