L'ira di Achille - Codex

Tradunt Agamemnomem, Graecorum ducem, cum reddere debuisset Chryseidem, servam sua Chrysae Apollinis sacerdoti, Bruiseida virginem, Achillis servam propter eius miram pulchritudinem sibi elegisse....circa Troiae moenia d currum astrictum ita ut suum maximum contemptum ostenderet.

Raccontano che il condottiero dei Greci, Agamennone, dato che dovette restituire la sua serva, Criseide, a Crisia sacerdote di Apollo, si era scelto per sé per la sua bellezza la fanciulla Briseide, la schiava di Achille.

Achille essendosi offeso moltissimo per quell'ingiuria, l'ira invase il suo animo a tal punto che dall'uomo vennero gettati tutti gli oggetti da guerra e lui non intrecciò mai battaglia.

Ettore, il più valoroso dei Troiani, avendo messo in fuga gli Achei, Patroclo rimproverò l'amico Achille per la sua inerzia e lo ammonì di riprendere le armi. Achille, pur non avendo cambiato idea, consegnò tuttavia le proprie armi al giovane. Così avvenne che inizialmente Patroclo mise in fuga i Troiani; ma poi Ettore lo uccise e gli sottrasse le armi. allora Achille si riappacifica con Agamennone;

Omero narra che Ettore fu provocato da Achille ad una singolare sfida e fu ucciso da lui; poi Achille con somma crudeltà trascinò il suo corpo intorno alle mura di Troia legato al carro così da mostrare il suo massimo disprezzo.(by Maria D.)

Testo latino completo

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