La battaglia di Maratona (Versione latino)

Ob veteres inimicitias inter Persas Graecosque colluvies multorum …

A causa  delle antiche inimicizie tra i Persiani e i Greci, una congerie di molti popoli dell’Asia invase la Grecia.

I barbari preparavano la rovina per tutte le città della Grecia. Contro la minaccia dei Persiani imbracciarono le armi unicamente gli Ateniesi, insieme a poche truppe ausiliarie degli abitanti di Platea. L’esercito degli Ateniesi era certo piccolo quanto a numero, ma non perse mai la speranza della vittoria.

Milziade, molto esperto di tattica militare, dispose lo schieramento sulla pianura di Maratona. Al sorgere del sole i sacerdoti compirono i riti religiosi e immediatamente i barbari, con grande frastuono, si scagliarono contro i Greci. Divampò una guerra sanguinosa e alle prime ore del giorno i Persiani erano vincitori, a parere di tutti gli storici; i Greci, invece, indietreggiavano.

A quel punto, poiché gli Ateniesi furono angosciati riguardo alla rovina della patria, ripresero la battaglia con nuovo ardore, e sbaragliarono completamente la massa dei barbari. Perciò i Persiani abbandonarono le armi e cercarono la salvezza con una fuga vergognosa.

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