La superbia punita di Aracne
Arachne, Lydia puella, artificio tam excelso tela texebat e tam mirifice acu filoque pingebat, ut longe omnes alias....
Aracne, una fanciulla della Lidia, tesseva le tele con un artificio tanto eccelso, e ricamava tanto magnificamente con ago e filo, da superare di gran lunga tutte le altre tessitrici.
Non era meno superba che esperta, a tal punto che una volta la stessa Pallade disse: "che gareggi con me!" io la vincerò molto facilmente"! Appena Pallade udì tali parole, assunse l'immagine di una vecchia e giunse da Aracne. In un primo momento la ammonì di essere soddisfatta della lode dei mortali e di non provocare la dea. Ma la fanciulla rispose arrogantemente:
"sicuramente per la vecchiaia non sei padrona di te stessa"! Pallade aggiunse: "la mia arte sarà superiore senza alcun indugio!" Allora la dèa piena d'ira, abbandonò la sembianza di vecchia: rivelò la divina natura e la sua vera potenza e con il bastoncino, con cui la fanciulla filava la rocca del filo, percosse la sua fronte.
Aracne subito si trasformò, in modo tale che assunse l'aspetto di una rana: recise il suo capo, dai suoi fianchi emersero Parecchie gambe gracili le crebbe il ventre, da cui rimandava indietro il filo sottile.
(By Maria D. )