Nobile morte di Cicerone

Marcus Tullius Cicero, quod triumviri ad urbem adpropinquabant …

Marco Tullio Cicerone, poichè i Triumviri si avvicinavano alla città, e temeva la vendetta di Antonio, abbandonò Roma. In un primo momento, si rifugiò nella sua villa vicina a Tuscolo, poi, con velocità, si recò verso Formia.

Desiderava, infatti, imbarcarsi su una nave per la Grecia. Però gli dei non furono favorevoli al progetto dell’oratore.

I venti sfavorevoli respinsero la nave dal mare aperto verso le coste della Campania. Allora si recò verso la propria villa vicina a Formia, situata non lontano dal mare, e disse: "Io morirò nella mia patria, da me senza dubbio salvata più volte con energia". Ormai gli schiavi preparavano le armi, e desideravano respingere con la forza gli avversari del padrone, ma Cicerone disse:

"Vi prego, tollerate con me, con animo forte e con cuore sereno, l’ingiustizia di uomini sciagurati". E alla fine offrì coraggiosamente ai sicari di Antonio il (propro) collo.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:32:15 - flow version _RPTC_G1.3