Pastor, qui in misera domo vivebat, amicitiam ...
Un pastore, che viveva in una casa povera, strinse amicizia con un satiro e, in un giorno invernale, lo condusse nella propria casa. Tutta la pianura era gelata per il ghiaccio: anche nella casa del pastore c'era un freddo pungente; per questo motivo il pastore portò le mani alla bocca e alitò.
Allora il satiro lo interrogò: Perché emetti in quella maniera il respiro dalla bocca?
Il pastore rispose: Le mie mani sono gelide a causa del freddo; perciò le riscaldo con l'alito. Poi la moglie del pastore servì in tavola i cibi e, poiché erano troppo caldi, il pastore li portò alla bocca e soffiò, poi mangiò. A quel punto il satiro interrogò di nuovo il pastore: Perché fai così? Il pastore rispose: Raffreddo i cibi, poiché a causa del calore eccessivo risultano spiacevoli al gusto e fanno male alla bocca e allo stomaco.
Allora il satiro (disse): Compi un'operazione straordinaria, poiché con il medesimo alito scaldi le cose fredde e raffreddi le cose calde.