Plinio il Giovane enumera alcuni momenti della sua giornata
In villa mea Laurentina otiosus maneo totum autumnum. Otium meum iucundum est...
Nella mia tenuta a Laurento me ne sto ozioso per l'intero autunno. Il mio ozio è lieto. Per lo più mi sveglio all'alba, di frequente anche prima.
Quando arrivo nello xysto, ossia nella galleria finestrata, rifletto e detto. Attraverso da solo il mio bel giardino, sistemo le differenti piante. Cammino, avanzo attraverso i sentieri. A volte salgo su un cavallo o su un carro, percorro le pianure.
Ritorno all'ora del bagno. Quindi siedo a tavola, pranzo in maniera non ingorda; un solo servitore somministra i cibi. Non possiedo una grande ricchezza, il mio podere è piccolo, ma vivo abbastanza agiatamente; da parte mia, io disdegno le fattorie sontuose e i pavimenti di marmo. Nelle ore del pomeriggio chiedo le tavolette di cera: vengono portate dai miei servitori.
Rifletto e scrivo. All'ora stabilita, arrivano i vicini, teniamo piacevoli discorsi tra di noi. Quando fa sera, vanno via. Verso sera siedo all'aperto, osservo i campi e le rocce. Infine, quando scende la notte, mi addormento. Non desidererò mai altro.
Versione tratta da: Plinio il Giovane