Corrispondenza con la moglie lontana - Plinio il giovane versione latino contextere

Scribis te, absentia mea non mediocriter affici unumque babere solacium quod prome libellos meos teneas. Tibi gratias ago me requirs; invicem ego epistulas tuas lectito atque identidem in manus quasi novas sumo: sed hoc ad desidrium tui magis accendor. Nam litterae tuae eandem suavitatem habent quae in sermonbus tuis est. Tu quam frequentissime scribe, cum id me maxime delectet

Tu scrivi che, mentre io sono assente, sei molto indebolita e che hai un'unica a consolazione, (ovvero) il fatto che tu possa tenere al mio posto i miei libretti, e che spesso tu possa mettere (questi ultimi) al mio posto.

Ringrazio che tu senta bisogno di me, da parte mia leggo spesso le tue lettere e continuamente le prendo in mano come nuove;

ma questo mi accendde ancora di più il desiderio di te. Infatti le tue lettere hanno quella stessa dolcezza che è nei tuoi discorsi. Scrivimi quanto più spesso, poiché cio soprattutto mi delizia

Corrispondenza con la moglie lontana
versione di latino di Plinio il Giovane
Contextere Verba pag. 289 N° 29

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