La difficile marcia di Annibale (Versione Cotidie discere)

Versione n. 54 pag 94 del libro "Cotidie Discere

Hannibal italiam subigere statuerat; ideo cum ingentibus copiis hispaniam reliquit, pyrenaeos montes superavit et per fines gallorum, saepe hostilium, usque ad radices alpium processit.

iam fama montium magnitudinem militibus nuntiaverat; hic vero latera praerupta rupium, nivium altitudo, cacumina fere immixta nubibus, homines intonsi et inculti terrorem renovaverunt. peditum equitumque agmina difficile iter viis praecipitibus et lubricis susceperunt. Peditum equitumque agmina difficile iter viis praecipitibus et lubricis suceperunt. Elephanti vix in nive procedebant propter ingens corporis pondus. Complures homines et equi in voragines praecipitaverunt, multi etiam etiam vitam ob frigus et labores aut Alpicorum incursiones amiserunt.

Postremo tamen Hannibal aspera iuga superavit et per valles in Italiam cum copiis fere dimidiatis pervenit.
Annibale aveva deciso di sottomettere l'italia; per questo motivo lasciò la spagna con ingenti truppe, valicò i pirenei e attraverso il confine dei galli, spesso ostile, raggiunse i piedi delle alpi. già la fama aveva annunziato ai soldati la grandezza delle montagne, qui in verità i lati scoscesi delle rupi, l'altezza delle neve, le cime pressochè avvolte dalle nubi, rinvigorirono il terrore degli uomini barbari e incivili.

le colonne in marcia dei fanti e dei cavalieri soffrirono il cammino con marce pericolose e malsicure. gli elefanti procedevano a stento nella neve a causa del notevole peso del corpo. innumerovoli uomini e cavalli precipitarono nelle gole e molti persero la vita a causa della fatica, del freddo e degli attacchi degli abitatori delle alpi. finalmente annibale superò le aspre creste montuose e giunse in italia attraverso le valli con l'esercito dimezzato