La ragione avvicina agli dei - COTIDIE DISCERE - Cicerone versione latino

La ragione avvicina agli dei
versione latino Ciceronelibro Cotidie discere

Quid vero hominum ratio non in caelum usque penetravit? Soli enim ex animantibus nos astrorum ortus, obitus cursusque cognovimus, ab...

E che dire della facoltà razionale dell'uomo? Non si è forse spinta sino al cielo? Soli fra gli esseri dotati di vita siamo riusciti a conoscere il corso degli astri, il loro sorgere ed il loro tramontare.

Sono stati gli uomini a definire la durata del giorno, del mese, dell'anno ed a conoscere le eclissi dei sole e della luna riuscendo a predire per tutto il tempo avvenire il loro numero e la data esatta di ciascuna.

Partendo dalla contemplazione di questi fenomeni l'animo dell'uomo finisce per accostarsi alla cognizione degli dèi fonte della pietà e, insieme, della giustizia e di tutte le altre virtù dalle quali deriva all'uomo una felicità pari e simile a quella degli dèi ed inferiore a quella per la sola mancanza del dono dell'immortalità: ma l'immortalità nulla ha a che fare con una vita virtuosa.

Con questa mia esposizione mi sembra di aver sufficientemente chiarito la superiorità dell'umana natura rispetto agli altri animali sì che dovrebbe ormai risultare chiaro che né la struttura e la conformazione delle membra né la nativa facoltà del pensiero possono essersi costituite per puro caso.

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