Cesare passa il Rubicone

C Iulius Caesar popularium partium erat principio tamen fecit cum Pompeio...

C. Giulio Cesare apparteneva al partito dei popolari; all'inizio, tuttavia, strinse un'alleanza con Pompeo, il capo della nobiltà, e con Crasso, un uomo estremamente ricco e potente.

Insieme a Pompeo e a Crasso, dunque, procurò danno alla Repubblica: infatti privò le magistrature dell'autorità legittima, costituì il triumvirato, e pretese il governo della provincia della Gallia. Lì, con la sorte a favore, compì numerosissime imprese, e, nel giro di breve tempo, ridusse l'intera Gallia sotto il controllo dei Romani.

Condusse con successo anche una guerra contro i Britanni, e, con importanti battaglie, sconfisse anche i Germani, che abitavano al di là del Reno. Allora, però, ebbe inizio la guerra civile, degna di biasimo e causa di lacrime. Infatti, quando Cesare richiese un secondo consolato, il senato, su esortazione di Pompeo, si oppose alla richiesta.

Allora Cesare, deluso nella speranza, passò con l'esercitò il fiume Rubicone, e si diresse verso Roma. Alla notizia dell'arrivo di Cesare, i consoli, insieme a Pompeo, al senato, e a tutta la nobiltà, si rifugiarono a Brindisi, e di lì in Grecia.

Versione tratta da: Eutropio

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