Civitas a Romulo condita brevi tempore finitimorum multitudine et Sabinarum raptu ...

La città fondata da Romolo, nel giro di breve tempo, grazie alla massa dei confinanti, e grazie al rapimento delle Sabine, crebbe.

Infatti Romolo ampliò le mura della città, creò un senato, accrebbe i profitti dei cittadini per mezzo dei frutti dei campi, allontanò la paura dei nemici. Ormai Roma era fornita di solide protezioni, e sia in tempo di pace, sia in temo di guerra, godeva di una buona considerazione. Ma, all'improvviso, i Fidenati invasero il territorio, e, con il primo assalto, occuparono molti luoghi.

Romolo tenne immediatamente un arruolamento, e si diresse con tutte le truppe contro i nemici. Collocò una parte dell'esercito in un luogo adatto ad un agguato, e con la restante parte della fanteria, e tutta la cavalleria, avanzò contro i Fidenati; poi simulò la fuga, e spinse le schiere dei nemici verso il luogo dove aveva disposto l'agguato. All'improvviso, la fanteria dei Romani venne fuori dall'agguato, e la cavalleria attaccò i fianchi dei nemici: così i Romani circondarono i nemici da tutte le parti.

I Fidenati, armati di archi e di bastoni combatterono accanitamente, ma non sostennero i colpi dei giavellotti dei Romani; così, dopo un breve scontro, voltarono le spalle e riposero la salvezza nella fuga.

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