Versione latino COTIDIE LEGERE PAG. 424 NUMER. 544 - Sallustio la fine dei catilinari

Sed confecto proelio tum vero cerneres, quanta audacia quantaque animi vis fuisset in exercitu Catilinae....

Terminata la battaglia, allora avresti veduto davvero quanta audacia e forza d'animo fossero state nell'esercito di Catilina.

Infatti quel luogo che ognuno da vivo aveva occupato lottando, ora, perduta la vita, lo ricopriva con il suo cadavere. Pochi del centro, poi, che la coorte pretoria aveva disperso, giacevano un pò pi? lontano, ma tutti nondimeno colpiti di fronte. Catilina fu trovato lontano dai suoi, tra i cadaveri dei nemici, respirava ancora appena, recando impressa in volto la fierezza d'animo che aveva avuto da vivo. Infine, di tutta questa armata, nessun libero cittadino fu catturato in battaglia o in fuga: a tal punto ciascuno aveva risparmiato la sua vita al pari di quella del nemico.

N? l'esercito del popolo romano aveva ottenuto una vittoria lieta o incruenta, infatti tutti i pi? valorosi o erano caduti in battaglia o ne erano usciti gravemente feriti. Molti poi che erano usciti dal campo per visitare il terreno di combattimento o far bottino, rivolgendo i cadaveri dei nemici, trovavano chi un amico, chi un ospite o un parente; vi furono anche alcuni che trovarono un nemico personale.

Cos? per tutto l'esercito variamente si mescolavano la letizia, l'angoscia il cordoglio la gioia

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