Nettuno - Versione latino

Neptunus, Saturni filius, aquarum imperium habebat: nam dominus ac patronus erat non solum pelagi ampli et profundi sed etiam limpidorum fluviorum atque rivorum …

Nettuno, figlio di Saturno, deteneva il governo delle acque: infatti era il sovrano e il protettore non soltanto del mare vasto e profondo, ma anche dei limpidi fiumi e dei torrenti.

La dimora di Nettuno si trovava nel mare profondo, in un palazzo azzurro. Da lì, il signore dell'Oceano si spostava, e attraversava spazi immensi. Tiravano il carro del dio dei cavalli marini: le criniere dei cavalli erano azzurre, gli zoccoli (erano) di bronzo, gli occhi (erano) feroci. Il dio portava una corona regale; nella mano sinistra teneva le briglie; nella destra invece (teneva) non uno scettro, ma una fiocina, simbolo del potere.

L'animo di Nettuno non era calmo, ma sempre agitato: infatti provocava tempeste improvvise oppure le placava; inoltre, spesso, scuoteva le terre con la fiocina, e faceva sollevare le isole tra le onde. Molti luoghi, soprattutto marittimi, si trovavano sotto la protezione di Nettuno: come Corinto, Rodi e le isole dell'Egeo. I Greci e i Romani dedicavano a Nettuno templi e altari, soprattutto sui promontori e sui litorali marittimi; inoltre mettevano delle statue, per lo più nello stadio e nel circo dove gareggiavano i cavalli veloci.

A Nettuno erano sacri il cavallo e il delfino e, tra le vittime, gli era molto gradito il toro.

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