Ubi Flaminium consulem cum exercitu circumventum insidiis animadvertit ...

Quando il console Flaminio, circondato insieme all'esercito, si rese conto dell'imboscata, immediatamente Annibale dette a tutti il segnale di battaglia, e tutti i Cartaginesi fecero un assalto contro i Romani, da tutte le direzioni.

I Romani avevano i nemici davanti, sul fianco sinistro e dietro le spalle, sul fianco destro avevano i monti e il lago Trasimeno. A causa del frastuono, non sentivano gli ordini del console e dei tribuni; per giunta una fitta nebbia impediva la vista, e fin quasi l'utilizzo delle armi. Tutti avevano le menti concentrate sulla battaglia.

Infatti, in quel momento uno spaventoso terremoto abbatté vaste porzioni di molte città dell'Italia, deviò il corso di fiumi impetuosi, fece cadere, con un enorme crollo, le montagne, ma i combattenti non lo sentirono, né avvertirono, tanto grande fu l'accanimento delle truppe.

Nella calca, la strage fu grande. Il peso degli armamenti uccise nel lago parecchi Romani, i colpi dei nemici massacrarono molti (uomini); anche Flaminio morì nella battaglia, combattendo valorosamente in mezzo alla massa dei nemici.

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