La Sicilia - Versione Didici

Antequam de incommodis Siciliae dico, pauca mihi videntur dicenda esse...Quare P. Africanus, Carthagine deleta, Siculorum urbes signis monumentisque pulcherrimis exornavit.

Prima che io parli dei danni della Sicilia, mi sembra opportuno che poche cose, debbano esser dette sulla sull'importanza, sull'antichità, sull'utilità di questa provincia. Prima fra (gen. partitivo) tutte, e questa cosa è un onore dell'impero, fu chiamata provincia;

per prima insegnò ai nostri avi quanto fosse glorioso dominare sui popoli: fu la sola con così tanta fedeltà e devozione verso il popolo Romano  che le città di quell'isola, che una buona volta che si vennero a trovare nella nostra amicizia, mai dopo si separarono ed inoltre la maggior parte e specialmente quelle importanti rimangono (con noi) in un continuo rapporto di amicizia. E così i nostri antenati fecero da questa provincia il primo passo dell'impero in Africa.

Infatti le enormi forze di Cartagine non sarebbero crollate tanto facilmente se non fosse stato disponibile sia quell'aiuto di rifornimento di grano sia quel rifugio per le nostre flotte. Per questo motivo Publio l'Africano, distrutta Cartagine, ornò con  statue e con bellissimi monumenti le città Siciliane.

Versione tratta da Cicerone

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