Horae nocturnae erant et insulae incolae saeva procella turbabantur. Nautae timebant vitae ...

Erano le ore notturne, e gli abitanti dell'isola erano agiatati da una violenta tempesta. I marinai temevano per la vita, gli agricoltori (temevano) per le caprette.

Nelle piccole capanne le fanciulle erano spaventate e piangevano. Anche nella villa del poeta le fanciulle erano spaventate, ma la nonna, risaputa per l'assennatezza, raccontava una favola lieta.

Le fanciulle ascoltavano attentamente, e non facevano attenzione alla tempesta. Vesta, figlia di Rea, è una dea bella e buona, protettrice delle donne, della famiglia e della patria. Gli altari, le capanne, e le ville sono protette da Vesta. Dunque, o fanciulle, Vesta è insieme a noi. Noi siamo felici!

Ma le fanciulle, ormai, dormivano serene: la tempesta si era placata. La nonna osservava silenziosa le fanciulle e sorrideva: Vesta proteggeva la patria, e la terra era silenziosa.

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