Gli sperperi di Nerone - Versione Duo Latino

Divitiarum et pecuniae fructum non alium putabat quam profusionem...

TESTO LATINO COMPLETO

Considerava l'uso della ricchezza e del denaro non diverso dallo sperpero, che erano sordidi e spilorci quelli a cui il il computo delle spese costava, che erano splendidi e veramente magnifici, coloro i quali facevano cattivo uso e dissipavano.

Elogiava ed ammirava lo zio Gaio per nessun titolo più, per il fatto che prodigò in breve tempo le ingenti ricchezze lasciate da Tiberio. Per tale motivazione non tenne la misura né dell'elargire né dello spendere fino in fondo. Erogò a Tiridate, cosa che a stento potrebbe sembrare credibile, ottocentomila per volta di monete al giorno, e a colui che andava via destinò più di mille sesterzi per volta.

Donò patrimoni e dimore degli uomini trionfali al citaredo Menecrate e al gladiatore Spiculo. seppellì con un funerale quasi regale, l'usuraio Panerote Cercopiteco 

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