Argute risposte degli Spartani (Versione latino Valerio Massimo)
Argute risposte degli Spartani
Autore: Valerio Massimo Expedite Tomo 2
Stultus Arcas vir, qui in uno pede diu stare poterat, cum Lacedaemonem pervenissent, iactanter praedicabat nullum hominem in illa urbe esse, qui facere posset... fine: quod facetum responsum Tthebanorum risum movit sed absumpsit vitam Lacedaemonio militi.
un uomo stolto, che poteva stare su un piede a lungo, dopo che era giunto a Sparta, affermava che non c’era nessun uomo in quella città che avrebbe potuto fare quella medesima cosa. Allora uno Spartano disse:
“certamente no, ma non c’è nessuna oca che non possa fare questa cosa!”. Un uomo Ateniese, avendo visto un quadro, nella quale gli Ateniesi mettevano in fuga gli Spartani, esclamò:
“quanto sono forti gli Ateniesi!”; allora un Lacedemone, che assisteva con tenacia, subito aggiunse “nella tavola!”. I Tebani, dopo che avevano vinto gli Spartani in battaglia presso Leutra, passarono nel Peloponneso e giunsero al fiume Eurota, il quale non è molto lontano da Sparta. Qui, dopo che un soldato Tebano disse tutto compiaciuto:
“non vedo per nulla gli Spartani!”, un soldato Spartano, che i Tebani prendevano con loro prigioniero disse: “i lacedemoni non sono presenti, altrimenti voi non sareste qui!”. Questa risposta spiritosa mosse il sorriso dei Tebani ma costò la vita al soldato Spartano.