Clelia - Expedite Plus
libro expedite plus volume 1 pagina 163 numero 34
Inizio: Porsena, Etruscorum rex, Romam obsidione cingebat. Etruscorum castra in Tiberis fluminis ...Fine: liberat et Romam remittit. Postea Romani in via Sacra animosae virginis statuam posuerunt (=posero).
Porsenna, re degli Etruschi, cingeva Roma in assedio. L’accampamento degli Etruschi era stato collocato lungo le rive del Tevere e lì alcune nobili fanciulle romane erano tenute in ostaggio.
Tra gli ostaggi c’era Clelia, ragazza bella e coraggiosa, che desiderava la libertà e incoraggiava continuamente le compagne alla fuga. Perciò una notte elude le sentinelle notturne con grande coraggio e di nascosto fugge con le compagne dall’accampamento degli Etruschi, dopo discende verso il fiume e per prima coraggiosamente attraversa a nuoto il Tevere tra le frecce dei nemici.
Di mattina giunge con le altre fanciulle a Roma, dove riconsegna le figlie ai genitori e di fronte ai senatori e a tutto il popolo narra la propria avventura. I senatori lodano il coraggio di Clelia, ma rimandano la ragazza dal re Porsenna poiché tra i Romani e gli Etruschi c’era un patto e i Romani rispettavano sempre i patti.
Clelia ritorna all’accampamento degli Etruschi, ma il re, colpito dal suo coraggio, libera la ragazza e la rimanda a Roma. Successivamente i Romani collocarono lungo la via Sacra una statua in onore della coraggiosa Clelia.