Clemenza e generosità di Marco Aurelio

Imperator Marcus Aurelius Avidium Cassium legionibus Syriacis praefecit, qui iam luxuriae et licentiae indulgebant... Itaque Avidii Cassii filiis partem mediam paterni patrimonii reiquit et eius filiae magnam copiam auri, argenti, gemmarum dono dedit.

TESTO LATINO COMPLETO

L’imperatore Marco Aurelio  subito prepose Avidio Cassio alle legioni della Siria, che ormai si abbandonavano al lusso e alla sfrenatezza.

Cassio subito corresse i soldati con una grande severità e con l’antica disciplina Romana ed espletò bene il potere in Armenia, in Arabia e in Egitto. Egli fu molto utile a tutti i popoli orientali e fu sopratutto amato dagli abitanti di Antiochia, che furono anche d'accordo al suo potere quando egli si nominò imperatore in oriente. Faustina, la moglie di Marco Aurelio – come tramandano – lo approvava (faveo + dativo), perché temeva per i figli piccoli: ella infatti ormai non aveva più fiducia nella buona salute del marito, e non poteva proteggere i figli da sola. Ma Cassio fu ucciso e la sua testa fu portata a Marco Aurelio.

L’imperatore, che voleva prendere Cassio da vivo, e che voleva conservare  i suoi benefici e salvarlo, non esultò, ma anzi si dolse. Disse: “Mi è stata tolta un’occasione di clemenza: la clemenza, infatti, fa apprezzare alle genti l’imperatore Romano.

Io però risparmierò i suoi figli, perdonerò (parco + dativo) i suoi figli e il genero e la moglie”. E così  lasciò una metà parte del patrimonio paterno ai figli di Avidio Cassio e a sua figlia diede in dono una grande quantità di oro, di argento e di gemme.

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