Lo sbarco in Britannia si prospetta molto difficile

Caesar, nactus idoneam ad navigationem tempestatem tertia fere vigilia naves solvit equitesque in ulteriorem portum progredi ...

Cesare, trovato il momento adatto alla navigazione, all'incirca al terzo turno di guardia fece salpare le navi e ordinò che i cavalieri avanzassero fino al porto successivo, salissero sulle navi, e lo seguissero.

Quanto a lui, all'incirca alla quarta ora del giorno, insieme alle prime navi raggiunse la Britannia e lì avvistò le truppe armate dei nemici schierate su tutti i colli. Ritenendo che questo luogo non fosse adatto allo sbarco dalle navi, attese per molte ore ormeggiato.

Alla fine, trovato un vento e una marea favorevoli, dopo aver dato il segnale e ritirato le ancore, avanzando circa un miglio da quel luogo, fermò le navi su una spiaggia pianeggiante e aperta. Ma i Britanni, scoperto il piano dei Romani, con la cavalleria e i soldati su carro inseguirono i nostri fino alla spiaggia, e impedivano ai Romani di sbarcare dalle navi.

I Romani infatti dovevano scendere dalle navi, con le armi e i bagagli, e avanzare fino alla terraferma, da dove i Britanni, dai cavalli e dai carri, scagliavano frecce, praticando il genere di guerra che erano soliti praticare.

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