Mithridatis futuram magnitudinem etiam caelestia portenta praedixerunt - EXPEDITE PLUS

versione latino expedite plus

Mithridatis futuram magnitudinem etiam caelestia portenta praedixerunt. Nam eo anno, quo ille in Asia genitus est, stella crinita per septuaginta dies in illa regione tanto fulgore luxit ut totum caelum conflagrare videretur. Cum etiamtum puer quindecim vel sedecim annorum esset ...

Dei portenti celesti predissero la futura grandezza di Mitridate. Infatti da quell'anno, in cui fu prodotto, una stella cometa brillò per settanta giorni così che tutto il cielo apparve bruciasse infatti con la sua grandezza aveva occupato la quarta parte del cielo e con il suo bagliore aveva superato lo splendore del sole.

Inoltre Mitridate da bambino patì le insidie dei suoi tutori; i quali infatti, cercando di toglierlo di mezzo, lo costringevano a cavalcare e a scagliar dardi seduto su un cavallo indomabile.

Ma non avendo conseguito il tanto ignobile proposito, tentarono di uccidere Mitridate con il veleno; quello, temendo ciò, spesso beveva l'antidoto; di conseguenza con l'uso quotidiano contro le insidie si rafforzò a tal punto, che da vecchio, cercando la morte volontaria, non potè morire con il veleno. Temendo poi che venisse ucciso con la spada dai nemici, finse il desiderio di cacciare.

Così per sette anni non si avvalse di una casa né in città né in campagna, ma, dopo aver vagato per i boschi, era solito passare la notte in diversi luoghi dei monti; in questo modo evitò tutte le insidie dei nemici e, dopo essersi fatto adulto, si impadronì del regno.

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