Sulla tranquillità dell'animo

Vacandum omni est animi perturbatione, cum cupiditate et metu, tum etiam aegritudine et voluptate animi et iracundia...libertate uterentur, cuius proprium est sic vivere, ut velis.

Bisogna avere sgombra [sott.la mente] (vacandum est = una perifrastica passiva) dalle passioni di tutto l'animo, non solo dalla cupidigia ma anche dalla paura, specialmente dalla tristezza e dall'eccessivo godimento e dalla collera, affinché (ut) ci sia tranquillità e serenità nell'animo, che porta non solo fermezza ma soprattutto dignità. Ci sono e ci sono stati molti che, aspirando a quella tranquillità, di cui io dico, si sono allontanati dalle attività pubbliche e si sono rifugiati nella vita privata;

fra questi i filosofi più famosi e di gran lunga più autorevoli, alcuni uomini austeri ed autorevoli, non poterono tollerare i costumi né del popolo né dei potenti e parecchi vissero nei campi, contenti del loro patrimonio.

A questi fu la stessa condotta di vita che (fu) ai re, vale a dire, non aver bisogno di nulla, non obbedire a nessuno, godere della libertà, di cui è proprio vivere così come vuoi.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:12:39 - flow version _RPTC_G1.3