La Spagna - Versione Gradus
Hispania montibus fluminibusque abundat... plerique etiam divites auro.
La Spagna è ricca (abundo regge l'ablativo) di monti e di fiumi e racchiude i limiti dell'Europa.
Gli antichi dapprima chiamarono questa (=la Spagna, hanc accusativo singolare hic haec hoc) "Iberia" dal Fiume Ebro, dopo la chiamarono "Spagna" da (dal re) Ispalo. Questa si trova tra l'Africa e la Gallia ed è racchiusa da uno stretto di mare dell'Oceano e dai Monti Pirenei. E non viene inaridita come l'Africa da un eccessivo sole, e non viene tormentata come la Gallia da venti costanti, ma [è] una via di mezzo (media) tra l'una e l'altra, ora (hinc) per il calore temperato poi per le abbondanti e tempestive piogge è feconda in ogni genere di raccolti (frux, frugis), al punto che l'abbondanza di tutti quanti questi beni è sufficiente, in verità, non soltanto agli stessi abitanti ma anche all'Italia e alla città di Roma. Da questo luogo (hinc)
proviene una grande abbondanza non soltanto di grano, ma in verità anche di vino, di miele (mel, mellis) e di olio (oleum, olei); questa regione infatti abbonda/è ricca (abundo + ablativo) di uva e di api. Quando arrivi in Spagna (cum + congiuntivo = cum narrativo qui tradotto con una temporale vedi videospiegazione a fondo pagina), troverai (reperio, futuro seconda singolare) non solo una terra ricca di ferro, ma anche (ricca) di cavalli, pecore e buoi (bos, bovis).
Anche la quantità (vis) di lino e di sparto è straordinaria, quanto in nessuna regione (la traduco con il singolare ma lett. è plurale "regioni"); in Spagna i corsi (cursus, cursus, 4 declinaz.) dei fiumi non sono impetuosi così da recar danno, ma [sono] quieti; nelle foci dei fiumi ed anche dell'oceano ricco di pesci, c'è anche molta abbondanza d'oro. (traduzione by Anna Maria Di Leo)