Il delfino d'Ippona 2
Delphinus, quasi invitet, revocet, exsilit, mergitur, variosque orbes implicitat expeditque...Postremo locus ipse quietem suam secretumque perdebat. Placuit occulte interfici ad quod coibantur.
Il delfino, come se lo incitasse e lo chiamasse, esce fuori, si immerge, effettua e compie vari circoli.
[Fa] questa cosa il giorno seguente, la [fa] il terzo, la [fa] per più giorni. Infine, gli uomini, si avvicinano, giocano (sott. con lui) e (lo) chiamano, lo toccano e e lo tastano anche mentre [esso] si offre. Il coraggio accresce con il tentativo. Soprattutto il ragazzo, che per primo era esperto, nuota accanto a lui mentre nuota, [sott. gli] monta sul dorso (ablativo di tergum, tergi), lo guida e viene guidato, si riconosce (agnosco, agnoscis, agnovi, agnitum, agnoscĕre), pensa (sottinteso: che lui) sia amato (passivo di amo), che egli pure (ipse) lo ami (lett. presente: "ama" ); nessuno dei due ha timore, nessuno dei due si sente inquieto.
Aumenta la fiducia di questo, [aumenta] di quello la mansuetudine. Ma non vanno assieme a lui altri ragazzi, a destra e a sinistra, per esortarli ed incitarli (il participio può avere valore di prop. finale). Arrivava un altro delfino insieme [una avv. ] (anche questo straordinario), solo come spettatore e compagno. Infatti non faceva o tollerava (sottinteso "gli si facesse" nulla di simile, ma guidava quell'altro, lo riguidava, come gli altri ragazzi (guidavano) il fanciullo. Cosa straordinaria (ma tanto vera certamente come le altre), il delfino che portava e compagno di gioco dei ragazzi era anche solito portarsi sulla terraferma e, dopo essersi asciugato sulle rive, quand'era arrivato il caldo, (in passivo di revolho=) faceva ritorno in mare. Si radunavano in visione dello spettacolo tutti i magistrati, per l'arrivo e l'indugio dei quali, il modesto stato veniva logorato da nuove spese.
Infine il luogo stesso perdeva (quies, quietis) la sua quiete e la sua natura di luogo appartato. Sembrò conveniente (= placuit impersonale) ucciderlo (interficior) di nascosto.
Il delfino d'Ippona parte prima
Est in provincia Africa colonia Hippo, mari proxima: adiacet navigabile stagnum, unde aestuarium emergit... Ita provinciae Africae summi magistratus iussu delphinus interficitu
La colonia di Ippona si trova nella provincia d'Africa, vicina al mare: nelle vicinanze c'è uno specchio d'acqua navigabile, da dove viene fuori un estuario;
a causa dell'aumentare e del ritirarsi delle maree, l'estuario si riversa ora nel mare, ora nello specchio d'acqua. Lì tutti nuotano, e il divertimento attira i fanciulli.
All'improvviso un delfino corre incontro ad un fanciullo ed ora gli sta davanti, ora gli gira intorno; alla fine lo porta in groppa nel mare aperto, poi devia verso la costa e restituisce il fanciullo alla terra. Nella colonia corre la voce: tutti guardano il fanciullo come un portento. Poiché il delfino si reca spesso dal fanciullo e riprende il gioco, la folla delle regioni vicine si riversa allo spettacolo:
il luogo perde la pace. E così, per ordine di un altissimo magistrato della provincia d'Africa, il delfino viene ucciso.