La crudeltà di Verre
Erat frigida tempesta et imber magnus cum Verres imperat lictoribus …
C'era una fredda tempesta e una forte pioggia, quando Verre ordina ai littori di scaraventare a rompicollo Sopatro nel Foro e di deporlo nudo. Tutti, vedendo Sopatro denudato e scortato dai littori, dicevano: "Verre ha ordinato questo, che uno sventurato e un innocente sia percosso con i bastoni", ma sbagliavano.
Verre, infatti, non era scellerato al punto che un alleato e un amico del popolo Romano fosse percosso senza un motivo.
Al centro del Foro ci sono delle statue a cavallo, così come in quasi tutte le città della Sicilia; tra quelle Verre scelse una statua di C. Marcello, ed ordinò ai littori che Sopatro, nobile e inoltre titolare di un'altissima carica pubblica, fosse legato su di essa.
Mentre quello si trovava legato nudo sul bronzo, nella pioggia e al freddo, il popolo e tutta quanta la folla, spinta dalla crudeltà della cosa e dalla compassione, con le grida impose al senato che quella statua di Mercurio fosse data a Verre.