La rana e il topo

Mus, ut facile tranaret flumen, petivit ranae auxilium. Haec cruri suo lino alligat pedem muris...Perfida rana, quae vitam muris prodiderat, pari exitu ad interitum ruit.

Un topo, per attraversare (ut + cong. = prop. finale) facilmente  un fiume chiese aiuto alla rana. Questa, con uno spago, legò (lett. lega) il piede del topo, e nuotando arrivarono a fatica alla metà del fiume.

Non mantenendo la promessa, la rana si immerse, e trascinò con sé il sorcio sotto le acque, per sottrarre perfidamente la vita al topo. Ucciso il topo, quando il corpo riemerse, un avvoltoio vide la preda.

Egli rapì con gli artigli il topo che galleggiava, e contemporaneamente sollevò la rana che (a lui) era legata.

La perfida rana, che aveva tradito la vita del (lett al) topo, andò a morte nello (stesso) identico modo.

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